CONVERSAZIONI ATOMICHE

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TERMINATA
CONVERSAZIONI ATOMICHE
CURIOSITÀ E COMPETENZA: UN PERCORSO DI RICERCA IN CUI SI PERCEPISCE CHIARAMENTE LA PASSIONE PER LA SCIENZA.
CONVERSAZIONI ATOMICHE
(id)
Regia: Felice Farina
Genere: Documentario
Durata: 84 min. - colore
Produzione: Italia (2018)
Distribuzione: Cinecittà Luce
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Dall’acceleratore di particelle di Frascati dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare al Laboratorio nazionale del Gran Sasso, dall’Interferometro Virgo dell’Osservatorio Astronomico di Campo Imperatore, Felice Farina si addentra nei laboratori di ricerca per “raccontare la quotidianità di chi ha scelto di dedicare la propria vita a fare domande”. In un road movie che intreccia commedia, situazioni da buddy movie, dialoghi appassionati, divagazione storica e sconfinamenti che aprono al mistero del non ancora conosciuto.

Chi ritiene che parlare di Scienza comporti necessariamente una buona dose di noia per chi non è versato in almeno una delle branche che ne fanno parte dovrebbe vedere questo documentario curioso perché pensato e realizzato da un regista curioso nel senso migliore del termine.

Una volta consentitogli il gioco a cui solo uno spettatore molto ingenuo può credere e cioè che Nicholas, a cui cerca di stimolare un desiderio di nuove conoscenze scientifiche, sia il suo operatore (perché è evidente che c’è almeno un altro operatore a riprendere lui e “l’operatore”) per il resto e cioè per l’essenziale l’operazione è riuscita.

Farina conversa con ricercatori, docenti e astronomi a cui chiede risposte se non semplici almeno chiare su fenomeni complessi. Sottende i colloqui con un amplissimo materiale di repertorio e non che che mette a confronto strumentazioni scientifiche di un passato più o meno recente con quelle odierne. Ne emerge un percorso di ricerca in cui si percepisce la passione con cui ognuno di loro si dedica al proprio compito. Al contempo (seppure con qualche eccezione) si evidenziano due categorie di interlocutori.

I ricercatori e comunque coloro che lavorano sul campo tendono inevitabilmente a dare per scontate affermazioni che un non addetto ai lavori non riesce a comprendere del tutto. Chi invece insegna, come ad esempio il professor Giovanni Amelino Camelia, professore associato di Fisica Teorica presso La Sapienza di Roma, riesce a far passare concetti non facili grazie ad esemplificazioni perfettamente centrate. Chi poi osserva lo spazio come gli astronomi di Campo Imperatore, forse perché operanti in una sorta di eremo, riesce a spezzare il pane della scienza con chi non è abituato a cibarsene. Con grande semplicità unita ad un’altrettanto grande competenza.