SPOILER ALERT

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TERMINATA
SPOILER ALERT
UNA STORIA D'AMORE FELICEMENTE TRISTE CHE COINVOLGE E SI TIENE ALLA GIUSTA DISTANZA DAI TONI LACRIMEVOLI.
SPOILER ALERT
Regia: Michael Showalter
Cast: Jim Parsons, Ben Aldridge, Josh Pais, Allegra Heart, Jeffery Self
Genere: Drammatico
Durata: 112 min. - colore
Produzione: USA (2022)
Distribuzione: Lucky Red
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Michael (Jim Parsons) e Kit (Ben Aldridge) vivono un’intensa storia d’amore da 14 anni. Grazie a Kit, Michael scopre la famiglia che non ha avuto da bambino, dai suoi genitori (Sally Field e Bill Irwin) alla straordinaria cerchia di amici di Manhattan. E mentre Michael immagina che la sua vita si svolga come la trama di una delle sue commedie romantiche preferite, non può prevedere i cambiamenti che trasformeranno e rafforzeranno il loro rapporto.

A volte che il finale di un film venga spoilerato proprio all’inizio, consente una narrazione più libera e, paradossalmente, ancora più coinvolgente per lo spettatore. È il caso di Spoiler Alert in cui l’attore di The Big Bang Theory, Jim Parsons, è il protagonista di una storia d’amore omosessuale felicemente triste.

Tratto dall’omonimo best-seller autobiografico di Michael Ausiello che, nel titolo completo del libro, già contiene lo spoiler promesso, cioè “The Hero Dies (L’eroe muore)”, il film di Michael Showalter, attore passato alla regia (questo è il suo sesto film, il precedente era Gli occhi di Tammy Faye, e ha già una commedia pronta per Prime Video, The Idea Of You con Anne Hathaway), segue la storia d’amore tra un giornalista di spettacolo Michael, interpretato in maniera inedita dalla star di The Big Bang Theory, Jim Parsons e il suo partner fotografo, Kit (Ben Aldridge).

Michael, il protagonista, è anche l’autore del libro, è quindi il sopravvissuto. Ma la scelta di rivelare immediatamente – spoiler alert! – che un tumore si porterà via il dolce compagno diventa, paradossalmente, il punto di forza dell’intero film. Sia perché scongiura qualsiasi deriva da happy end sia perché lascia libero maggiormente il regista di costruire la sua messa in scena attraverso una serie molteplice di flashback che diventano uno stillicidio per lo spettatore impossibilitato a non rimanere coinvolto emotivamente.